Corti, Italia
Il professor Naboni ei suoi colleghi dell’Università di Parma e di Tal Tech, esaminano come i le corti urbane siano minacciate dai cambiamenti climatici e come le strategie di ombreggiamento, vegetazione e ventilazione incrociata possano assicurare la qualità termica locale.

Perché Parma?
Parma, come molte città del contesto mediterraneo, è una città caratterizzata da un gran numero di corti, nota per essere termicamente gradevole e ricca di vegetazione. Ma le isole di calore urbano e il cambiamento climatico hanno modificato il microclima, che ha influito sulla capacità di sostenere la biodiversità, limitatre i consumi energetici e influire negativamente su salute e comfort termico.
Con più della metà della popolazione mondiale che vive nelle città e il cambiamento climatico che si è intensificato negli ultimi decenni: la necessità di affrontare l’aumento delle temperature medie e le frequenti ondate di caldo negli ambienti urbani è impellente. La sfida è maggiore per le città storiche, dove è necessario prevedere misure di mitigazione e adattamento architettonico in conformità con le normative di conservazione.
Questo studio computazionale, basato sullo strumento software ENVI-met, tenta di fare un primo passo verso la comprensione della resilienza termica di un cortile situato a Parma nel 2080 e di testare tre approcci di biomimetica per la mitigazione delle sfide legate al clima nei cortili. Si tratta di soluzioni applicabili ad altri cortili in contesti climatici simili.
Risultati
Le simulazioni microclimatiche mostrano che il comfort delle corti urbane è, e sarà, ulteriormente compromesso a causa dell’aumento dell’irraggiamento solare diretto, della mancanza di ventilazione e delle elevate temperature dell’aria. I risultati mostrano che semplici interventi di ombreggiamento, ottimizzati con algoritmi parametrici, aperti ai flussi di ventilazione, possono contrastare localmente il cambiamento climatico riducendo sensibilmente la temperatura percepita.
Le simulazioni mostrano anche che l’aggiunta di alberi e acqua non sono sempre le soluzioni più efficaci: la visione d’insieme di tutte le strategie rispetto alla configurazione di base mostra infatti che l’ombreggiatura parametrica è la soluzione più efficace: blocca la radiazione diretta ma allo stesso tempo lascia la possibilità di vedere il cielo, e permette la ventilazione ascensionale. L’indice di comfort per esterni UTCI si riduce sino a 3°C, rispetto alla configurazione attuale.
Interessanti risultati provengono anche dalla proposta di ventilazione maggiorata riaprendo un lato della corte, in alcuni punti l’UTCI scende fino a 5°C rispetto all configurazione base. L’effetto dell’acqua e della vegetazione è la soluzione meno efficace per un motivo principale: anche la superficie della condizione esistente utilizzata come base, il cortile è ricoperto di erba. L’effetto ombreggiante degli alberi dà qualche beneficio, con l’UTCI che scende di circa 1°C.
In conclusione, la strategia di ombreggiamento sembra essere la soluzione più performante in termini di mitigazione del cambiamento climatico, con la cautela che la circolazione d’aria non sia impedita. Questa soluzione si ispira alla strategia di biomimetica dei cactus, che si sono adattati a un clima di caldo estremo.